zona militare

Obbligo intesa per servitù militari? NO del Senato che boccia emendamenti M5S

Senato della Repubblica
Riforma della Carta costituzionale
Giovedì 7 agosto 2014
In 4 minuti e 52 secondi viene bocciata la possibilità di limitare i danni dei poligoni militari, soprattutto della Sardegna (interessata da circa il 65% delle servitù militari nazionali), obbligando lo stato a delle intese con le regioni prima dell’utilizzo degli stessi. L’emendamento 33.3 a prima firma Roberto Cotti (M5S) viene bocciato dall’Aula (e dalla maggioranza di governo guidata dal Pd di Matteo Renzi) con 180 voti. I favorevoli saranno 51. Il testo dell’emendamento Cotti, bocciato dall’Aula, recava: “All’articolo 120 della Costituzione, dopo il primo comma, è inserito il seguente: “L’impiego permanente di parti di territorio nazionale come poligoni militari per esercitazioni a fuoco è consentito previa intesa con la Regione o Provincia autonoma interessata, anche ai fini dell’adozione di adeguate misure compensative di carattere economico e sociale”.

“Per la serie: “continuate a farci del male”. E’ il primo commento del senatore cinquestelle Roberto Cotti, che aggiunge: “Se il buongiorno si vede dal mattino questa giornata passerà alla storia. Non solo e tanto per la bocciatura di un emendamento che avrebbe condizionato l’utilizzo dei poligoni militari alla necessaria intesa con le Regioni, ma soprattutto perchè – per quanto mi risulta in questi minuti – anche l’emendamento che avrebbe salvato in qualche maniera la specialità delle Regioni autonome subirà tra non molto identica sorte, con una bocciatura dell’Aula o la riproposizione sotto forma di ordine del giorno, il chè vorrebbe dire attribuire allo stesso un inutile valore giuridico. Spero che non accada, ma se ciò dovesse avvenire i sardi sapranno una volta per tutte con chi se la dovranno prendere a partire da domani