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Question time, Cotti (M5S) interroga il ministro Difesa

Roma, Senato della Repubblica, Question time del 18 settembre 2014, Roberto Cotti (M5S) interroga il ministro della Difesa (che non risponde, se non molto parzialmente, alle domande).

COMUNICATO STAMPA

SENATO, COTTI AL MINISTRO DELLA DIFESA:
LE ESERCITAZIONI INSERITE IN UNA LOGICA COLONIALE

Roma, 18 settembre 2014 – “Israele ed Ucraina non si eserciteranno in Sardegna nel prossimo semestre”. Lo ha detto il ministro della Difesa Roberta Pinotti rispondendo al cittadino portavoce al Senato del M5S Roberto Cotti. “Le esercitazioni sono inserite in una logica coloniale – ha detto Cotti nella sua replica – non hanno natura difensiva, ma offensiva e gli indennizzi sono irrisori. Quanto versato ai comuni per un mese equivale all’introito di due ore di affitto di basi e poligoni”.

Durante il Question time il ministro della difesa Roberta Pinotti, oggi nella seduta pomeridiana, ha risposto ad un’interrogazione a risposta immediata del senatore sardo del M5S su questioni concernenti le spese del comparto della difesa. Cotti, componente della commissione Difesa del Senato, ha chiesto se sia disponibile un calcolo delle spese imputabili allo svolgimento di esercitazioni a fuoco presso i poligoni militari italiani. “E’ da rilevare – ha detto fra l’altro il senatore pentastellato – che tra questi costi vi siano anche quelli sopportati dalle comunità locali dei territori che ospitano i poligoni, costi ed oneri di ordine ambientale (inquinamento, incendi, bonifiche), sanitario (malattie contratte da militari e civili a causa delle esercitazioni a fuoco) ed economici (mancato utilizzo alternativo delle aree e limitazioni alle attività già presenti)”. “I Poligoni e gli aeroporti militari italiani – ha proseguito Cotti – vengono utilizzati anche da Forze armate straniere: quanto pagano per utilizzarli?”. E ancora: “Per i Poligoni interforze del Salto di Quirra e di Teulada, in Sardegna, ho sentito parlare di introiti nell’ordine di oltre 50.000 euro per ogni ora di esercitazione. Che percentuale di questi introiti viene utilizzata come indennizzo alle popolazioni locali ospitanti i poligoni?”

Il ministro, nella risposta, si è limitata a dire che lo stato italiano spende complessivamente per tutto il territorio nazionale miseri 20 milioni per indennizzi ai comuni e che i poligoni militari sono indispensabili per le esercitazioni delle nostre forze militari.

Alle altre precise domande del senatore Cotti il ministro non ha fornito risposta e gli interrogativi sono rimasti scandalosamente inevasi.