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SICUREZZA: A CAGLIARI TRASBORDO BOMBE A POCHI METRI DA VOLI CIVILI

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SICUREZZA: M5S, A CAGLIARI TRASBORDO BOMBE A POCHI METRI DA VOLI CIVILI

COTTI (M5S): “PREPOTENZA DEL SISTEMA MILITARE”

Roma, 29 ottobre 2015“All’aeroporto civile di Cagliari-Elmas, come se nulla fosse, nell’indifferenza generale, un Jumbo della Silkway (Azerbaijan) ha caricato con destinazione At Ta’if, Arabia, pallet contenenti centinaia e centinaia di ordigni militari prodotti alle porte di Cagliari. Non ci fanno salire sull’aereo con un tagliaunghie, ma gli ordigni (non si sa al momento quanto carichi di tritolo) li scaricano e caricano tranquillamente, a pochi metri dai civili in attesa di imbarco sui voli Ryanair”. Lo denuncia Roberto Cotti, sardo, nuovo vice-capogruppo del Movimento 5 Stelle al Senato, nonchè membro della Commissione Difesa di Palazzo Madama. “La prepotenza del sistema militare – ha dichiarato Cotti – non si fa scrupoli neanche quando si tratta di mescolare attività di guerra o di commercio di armamenti con la vita civile: le foto di strumenti di morte accanto ad aerei di trasporto passeggeri sono un simbolo di questa prepotenza”. A proposito del trasporto di armi nell’aeroporto civile di Cagliari-Elmas, con un intervento di denuncia in chiusura dei lavori al Senato, Cotti ha dichiarato: “Chiedo a tutte le forze politiche di attivarsi per fare chiarezza e per capire cosa sta succedendo e se dobbiamo continuare a vivere – soprattutto nel caso della mia terra, la Sardegna – in un territorio militarizzato, su cui, di fatto, si svolge attività di preparazione alle guerre. È una cosa che il popolo sardo e il popolo italiano assolutamente non vogliono”.

Lo stesso Cotti ha presentato l’8 settembre scorso una interrogazione parlamentare (http://goo.gl/mHVgT7) sulla produzione in Domusnovas (CA) di bombe destinate all’Arabia Saudita (primo acquirente di sistemi d’arma del nostro Paese), che le userebbe (per quanto pubblicato dal giornalista Malachy Browne di “Reported”, sito di giornalismo di inchiesta, in un articolo tradotto in italiano da “il Post”) per la guerra in corso nello Yemen. Gli ordigni in questione, fabbricati dalla Rwm munitions Italia, sarebbero bombe MK82 e MK84 (contenenti oltre 250 chili di esplosivo), usate con attacchi aerei che hanno già raso al suolo la capitale yemenita Sana’a, causando la morte di circa 3.000 persone, il ferimento di altri 11.000 e decine di migliaia di profughi. Con l’interrogazione parlamentare il senatore dei 5 stelle ha chiesto al Governo notizie su chi abbia autorizzato l’esportazione degli ordigni militari in paesi belligeranti, in violazione delle disposizioni di cui ai primi 5 capi della legge 9 luglio 1990, n. 185, e successive modificazioni.  

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