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Elezione Presidente della Repubblica: perché non votiamo Mattarella

L’allora ministro della Difesa Sergio Mattarella NEGO’ la presenza di armi all’uranio intenerito in bosnia, eccome se negò!
1) Lancio Ansa che riprende le dichiarazioni di Fulvio Accame (residente A.N.A.V.A.F.A.F. – Associazione nazionale dei familiari delle vittime delle Forze Armate), di ieri sera. Lo riporto nelle parti di nostro interesse: “ROMA, 30 GEN – “Attenzione” per le condizioni dei “4.000 militari malati di tumore ed altri gravi patologie” per possibile contaminazione da uranio impoverito e alle famiglie delle “circa 400 vittime”, cui devono essere concessi i “dovuti risarcimenti”. E’ l’invito che Falco Accame, presidente dell’Anavafaf e da anni in prima linea sulla questione uranio, rivolge a Sergio Mattarella, facendogli gli “auguri per l’elezione al Quirinale”. Accame ricorda come l’allora ministro della Difesa Mattarella, “per i primi due casi che si erano verificati, rispose a una interrogazione parlamentare (question time 27 settembre 2000) che in Bosnia non erano state gettate armi all’uranio impoverito. Ma poi la Nato precisò che erano stati gettati 10.800 proiettili……”;
2) Testimonianza della giornalista Stefania Divertito rinvenibile qui: http://goo.gl/tKnBEz . In questa si trova nuovamente riscontro e conferma alle accuse mosse a Mattarella. Anche qui e ci si riferisce proprio alle dichiarazioni che l’ex ministro della Difesa fece in Aula, nel question time del settembre 2000, non alle dichiarazioni successive in Commissione, del dicembre 2000;
3) Non solo Kosovo e Bosnia. Testimonianza resa da Padre Jean Marie Benjamin, per fatti ben più antecedenti al 2000. Padre Jean Marie Benjamin fu uno dei primi a denunciare gli effetti dell’uranio impoverito e riferì quanto segue: “Dopo che i primi morti sono arrivati dalla Bosnia, il ministro Mattarella mi ha fissato un appuntamento durato 50 minuti. Ho dato un pacco così circa la situazione in Iraq, un video dell’esercito americano, non potevano dire che non sapevano: anche un bambino di 10 anni, se si interessa un po’ sa che un A-10 spara ogni minuto 3500 proiettili, “farcito” ciascuno di 148 grammi di uranio impoverito. Basta fare il conto di quale quantità buttano, senza contare tutti i missili e altro”. Qui la trascrizione integrale: http://goo.gl/PmnnXr
4) Articolo stampa di Repubblica, della giornalista Anais Ginori, che ricostruisce tutta la vicenda e conferma le responsabilità di Mattarella, compresa la negazione, il 27 settembre 2000, dell’uso di armamenti all’uranio impoverito (salvo poi, successivamente, fare retromarcia in commissione nel dicembre successivo). Qui: http://goo.gl/nk7Fo5
5) Lettera del 23 gennaio 2004 al ministro della difesa Martino, (a firma Falco Accame, in rappresentanza dell’ A.N.A.V.A.F.A.F.), in cui si ricostruiscono gli eventi e le responsabilità dell’ex ministro Mattarella. Questo l’incipit: “Signor Ministro, nella risposta che Lei ha fornito con il testo scritto, che per comodità le allego, nell’incontro con la stampa di fine anno del 2003 sulla problematica dell’uranio impoverito (vedi Allagato 1) Lei ha dato notizia fra l’altro che SHAPE comunicò l’utilizzo di dardi all’uranio impoverito il 1° luglio 1999. La notizia porta a ritenere sorprendente quanto ebbe a dichiarare il Ministro della Difesa Mattarella in un question-time del 27 settembre 2000, in seguito ad interrogazioni parlamentari sulla morte dei militari Vacca e Pintus in Sardegna secondo cui (vedi Allegato 2) “In Bosnia non vi è mai stato l’uso di uranio impoverito”. Inoltre nel dicembre 2000 il Ministero della Difesa chiese ufficialmente alla NATO se erano state usate armi all’uranio nei Balcani- ricevendone risposta positiva. Ma c’è da chiedersi come è possibile che lo stesso Ministero della Difesa ignorasse la comunicazione di SHAPE. Certo è che in Bosnia, nonostante il suddetto messaggio, almeno fino al 22 novembre 1999, i nostri reparti hanno operato senza misure di protezione. Tutto ciò a parte il fatto che l’uso di armi all’uranio impoverito in Bosnia fin dal 1995, era noto alla base aerea di Aviano (la base è al comando di un colonnello dell’aeronautica italiana) perchè gli aerei che hanno effettuato i bombardamenti sono partiti per lo più da detta base. Comunque sia resta assai grave il fatto che nonostante la comunicazione di SHAPE i nostri reparti siano rimasti senza misure di protezione sino alla sopra citata data del 22 novembre 1999, in cui vennero emanate le prime norme”;
http://goo.gl/YRFhbM
http://goo.gl/QqHo9Q
http://goo.gl/YyGlTh

Qui invece la registrazione di Report nella puntata in cui venne denunciato il comportamento del ministro della Difesa Mattarella, che chiude definitivamente la questione, conferma quello che abbiamo denunciato per primi (due giorni fa) e smentisce gli articoli del Fatto Quotidiano http://youtu.be/w4VT-mxA2EQ